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Mala di Ponticelli, torna libero il ras dei De Micco Fabio Riccardi

Ha ottenuto la seconda buona notizia in meno di ventiquattro ore. È stato infatti scarcerato Fabio Riccardi indicato come uno dei ‘colonnello’ del clan De Micco di Ponticelli , i cosiddetti ‘Bodo’. Dopo l’annullamento in Cassazione di ieri Riccardi è stato scarcerato. La Corte di Cassazione (V sezione penale) aveva confermato le condanne rimediate in appello dai componenti del clan: ras e gregari rispondevano a vario titolo di estorsione e associazione camorristica. In quello stesso processo erano inizialmente imputati anche il boss Luigi De Micco e il suo braccio destro Antonio De Martino, condannati entrambi all’ergastolo; condanna a trent’anni invece per i ras Luigi Esposito e Davide Principe. Per loro, accusati di essere a vario titolo i responsabili dell’omicidio di Salvatore Solla e per il ferimento di Giovanni Ardu (che non era l’obiettivo dei sicari, ma al momento dell’azione ebbe la sfortuna di essersi fermato a salutare il conoscente).

L’agguato si consumò il 23 dicembre del 2016. De Micco e De Martino furono indicati come mandanti del raid: decisero di punire Solla perché l’uomo, che gestiva una piazza di spaccio al Lotto O, si stava rendendo troppo autonomo. Per quei fatti in secondo grado si è però proceduto separatamente. L’unico ad ottenere un ottimo risultato è stato proprio Fabio Riccardi per il quale la condanna è stata annullata con rinvio ad un nuovo giudizio presso la Corte d’Appello di Napoli. Decisive le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, che è riuscito a ribaltare la condanna in secondo grado a 8 anni e quattro mesi facendo prevalere le proprie argomentazioni difensive. L’abile legale ha infatti rilevato che con la regressione alla fase precedente si determinava la scadenza dei termini di custodia cautelare della fase tra primo e secondo grado. L’istanza è stata immediatamente accolta e il ras scarcerato.

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