Chiude un cucciolo in un sacchetto della spazzatura e lo abbandona per strada, come roba da buttare. Il cagnolino, purtroppo, non ce l’ha fatta. La denuncia arriva da Afragola, nella provincia di Napoli. Qui un cittadino ha pubblicato, in un gruppo Facebook dedicato alla città, anche un video. Le immagini ritraggono il momento in cui un uomo in sella a una bicicletta abbandona il sacchetto per strada.
“La crudeltà degli esseri umani è disarmante. Qui c’è un soggetto sulla bici che non merita nessuna mia parola perché sarei sempre molto fine nei suoi riguardi, che abbandona un piccolo cucciolo di cane moribondo fuori un’ abitazione senza pensare di soccorrerlo ma buttandolo come fosse spazzatura… Purtroppo anche facendo di tutto il cucciolo non ce l’ha fatta, ma sicuramente il signore che spero che legga questo post sarà denunciato” ha scritto il cittadino che ha diffuso il video sui social.
Cane morto di stenti a Napoli, chiesta condanna a 4 mesi per il padrone – articolo del 28/03/2023
Quattro mesi di reclusione e 7.000 euro di multa. È la richiesta di condanna avanzata al giudice monocratico del Tribunale di Napoli nei confronti di un napoletano residente nel centro storico accusato di aver ucciso il suo cane, Dux.
La tragica storia di Dux
Nel luglio del 2019 fu ritrovato Dux, un pastore tedesco abbandonato a se stesso con gravi infezioni agli occhi e una ferita aperta lungo la schiena. L’animale venne trovato quasi in fin di vita all’interno di un garage di via Emilio Scaglione, a Miano. Il suo padrone lo aveva abbandonato a se stesso dopo che, molto probabilmente, lo aveva colpito con un bastone. Immediatamente scattò una catena di solidarietà tra i residenti della zona per cercare di salvargli la vita. Nonostante i soccorsi in due diversi ambulatori veterinari, Dux non ce la fece. Purtroppo erano troppo gravi le ferite e non erano state curate in tempo. Scattò subito la denuncia contro il proprietario (rintracciato grazie al microchip del cane) presso la clinica dove era stato operato Dux, la clinica Cavour.
La condanna
L’iter giudiziario è proseguito fino all’udienza nella quale il presunto responsabile dei maltrattamenti e della morte è imputato per la violazione dell’articolo 544 ter del codice penale che così recita: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro)».
Il giudice monocratico del Tribunale di Napoli richiede per il responsabile del reato quattro mesi di reclusione e 7.000 euro di multa. Il giudice monocratico del Tribunale di Napoli.