“A Salerno, nel 2022, sono nati 1721 bambini. Abbiamo avuto un notevole recupero rispetto al calo di circa trecento nascite che c’era stato durante il periodo del Covid. Siamo il terzo centro in Campania per quanto riguarda il numero dei nati di cui un numero consistente di nati prematuri. Abbiamo anche molti neonati di etnie straniere “. Ad annunciare questo importante dato per il nostro territorio è stata, questa mattina, la dottoressa Maria Grazia Corbo, Direttrice del Reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in occasione dell’incontro con i giovani dei Club Rotaract di Salerno che in occasione della Santa Pasqua, hanno donato al Reparto di Neonatologia un carrello servitore in acciaio inox con ruote piroettanti e vassoio estraibile. Salerno è quindi in controtendenza rispetto al numero delle nascite in Italia che è in decremento in quanto nel 2022 ci sono state 392.598 nascite, 7.651 in meno rispetto al 2021 (-1,9%), un nuovo record negativo che accentua la denatalità degli ultimi anni. La dottoressa Corbo, che è anche presidente del “Club Inner Wheel Salerno Est”, ha sottolineato l’importanza del dono ricevuto dai giovani rotaractiani:” Questo carrello, avendo piccole dimensioni, è sempre molto utile nell’assistenza quotidiana dei neonati ricoverati nella Terapia Intensiva del Reparto di Neonatologia che hanno bisogno di particolari cure; ci facilita nel lavoro in quanto di facile utilizzo in piccoli spazi; può essere utilizzato anche come base di appoggio delle strumentazioni tecnologiche molto avanzate che utilizziamo nell’assistenza ai neonati prematuri per eseguire le procedure d’urgenza nel reparto di terapia intensiva”. La dottoressa Corbo ha ricordato che attualmente nel Reparto di Neonatologia sono ricoverati quindici bambini e sette in Terapia Intensiva. ”Assistiamo neonati molto complessi con l’impiego di tecnologie avanzate di recente acquisizione “. Il carrello è stato donato dai giovani presidenti dei Club Rotaract salernitani i cui componenti hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni: Giuseppe Dente, presidente del “Rotaract Club Salerno Duomo”, Club capofila che ha ideato l’iniziativa realizzata insieme agli altri Club ; Valentina Palumbo, presidente “Rotaract Club Salerno”; Maria Paola Adinolfi , presidente “Rotaract Club Campus Salerno Nord dei Due Principati” e Norè Laus, presidente “Rotaract Club Salerno Est” . L’avvocato Giuseppe Dente ha spiegato com’ è stato organizzato il progetto:” E’ iniziato nell’anno sociale 2019/2020 con i presidenti: Francesca Gaudiano, Mariapaola Balestrieri e Vincenzo Adinolfi, ma a causa del Covid non è stato possibile portarlo a termine. Tutti i soci dei Club Rotaract parteciparono ad una serata musicale organizzata in un noto locale salernitano dove si esibì il gruppo musicale “Vico Masuccio. Successivamente si è aggiunto a noi anche il “Rotaract Club Salerno Est”, che non era stato ancora costituito, che ha contribuito a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione del progetto”. Presente anche il musicista, cantante e compositore Antonio Amatruda, leader del gruppo musicale “Vico Masuccio”, che si esibì durante la serata organizzata dai Club Rotaract per raccogliere i fondi necessari per realizzare il progetto. Con animo grato Amatruda ha ringraziato la dottoressa Corbo che dodici anni fa ebbe tra i suoi piccoli pazienti l’allora neonato Marco Amatruda che oggi ha dodici anni:” Mio figlio nacque prematuro: pesava un chilo e 400 grammi. Fu ricoverato nel reparto di terapia intensiva dove rimase per quarantaquattro giorni. Io e mia moglie ci sentimmo smarriti: solo grazie ai medici e al personale del reparto ci sentimmo rassicurati; ci guidarono anche nel percorso di crescita del bambino fino a quando tutto ridiventò normale”, ha raccontato con emozione Antonio Amatruda che si era ripromesso di organizzare un evento per ringraziare la dottoressa e tutto il personale medico del reparto:” Coadiuvato da Massimiliano D’Alessandro e Annamaria Fortuna. organizzammo un evento canoro che chiamammo Sunnammesuna’ per raccogliere fondi utili per realizzare il progetto dedicato al reparto. Grazie all’arte, alla musica siamo riusciti a realizzare qualcosa di bello , soprattutto utile, per questi bambini ”. Amatruda che lavora come infermiere al reparto di Terapia Intensiva della Torre Cardiologica dell’Ospedale di Salerno, ha presentato il figlio Marco alla dottoressa Corbo che gli ha concesso di visitare il reparto dov’ è nato .
Aniello Palumbo