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Bye bye Carletto. Renzi va a Miami per Bin Salman

Valigia pronta direzione Florida. La kermesse prevista il 30-31 marzo. L’ex premier sarà tra gli speaker nel “board of trustees” dell’ente legato alla famiglia reale saudita. C’è un cosiddetto “Terzo polo” per ogni riviera. Bisogna prendersi i fischi […]

(DI LORENZO GIARELLI – Il Fatto Quotidiano) – C’è un cosiddetto “Terzo polo” per ogni riviera. Bisogna prendersi i fischi al congresso della Cgil di Rimini? Ci pensa Carlo Calenda, a cui toccano oneri e onori del leader. C’è da esportare il Rinascimento (inteso quello saudita) nella ben più glamour Miami? Ecco Matteo Renzi, molto più interessato ai convegni del cerchio magico del principe Bin Salman rispetto ai paludati dibattiti sindacali.

Mentre in Italia si parla di salario minimo, l’ex premier prepara la valigia per sudare il suo, di salario: a fine mese (30 e 31 marzo) sarà tra le palme della Florida per partecipare a “Priority – A roadmap for humanity in challenging time”. A organizzare la kermesse, che da poco ha confermato la presenza del senatore tra gli speaker, è il solito FII Institute, ovvero l’ente legato a un fondo sovrano saudita nel cui board of trustees siede lo stesso Renzi, con un compenso che può arrivare fino a 80 mila dollari l’anno.

Il programma dell’evento è ancora in via di definizione, ma l’ex premier è tra i primissimi relatori annunciati. Con lui ci saranno soprattutto manager e grandi investitori, tra cui Jenny Johnson (numero 1 di Franklin Templeton) e Barry Sternlicht (amministratore delegato di Starwood Capital Group). Pochi i politici, visto che – a parte il sindaco di Miami, Francis Suarez, a fare gli onori di casa – per il momento è previsto solo l’intervento della ex premier danese Helle Thorning-Schmidt, che però, a differenza di Renzi, ha lasciato la politica nel 2015 (per davvero). Renzi invece continua ad alternare il lavoro in Senato con quello da conferenziere e consulente, particolarmente florido soprattutto grazie ai committenti sauditi.

L’evento di fine mese è previsto al Faena Forum di Miami Beach, a dieci minuti di lungomare dalla celebre villa dove nel 1997 fu assassinato Gianni Versace. Come detto, l’agenda della due giorni è ancora in evoluzione. Ma già dai primi panel organizzati dal FII Institute si percepisce una certa sensibilità per i temi sociali, pur declinati alla maniera di sceicchi e magnati della finanza. Qualche esempio? Durante la prima sessione è previsto un dibattito “sulla più grande crisi del costo della vita del 21esimo secolo”. A seguire, un confronto sull’istruzione e su “come ridurre la povertà di apprendimento”. Ma di certo Renzi potrebbe dare il suo contributo anche al panel sul lavoro, a proposito di congressi della Cgil: “Alcuni Paesi sembrano aver trovato il modo di creare lavoro, altri stanno fallendo. Quali sono le strategie per creare nuovo lavoro e come cambiano in giro per il mondo?”.

Chissà che non sia l’occasione per un omaggio al jobs act. Quel che di sicuro non mancheranno saranno gli elogi all’Arabia Saudita e alla famiglia di Bin Salman, come lasciano intuire altri appuntamenti già infilati nel programma, come quello intitolati “Un Regno in movimento”. Sinossi del panel: “Con il piano Vision 2030 (una serie di enormi investimenti urbanistici e sociali voluti dal governo, ndr) la qualità della vita è diventata la priorità per l’Arabia Saudita. Quali passi sta compiendo il Regno per sostenere la qualità della vita dei suoi cittadini? Quali obiettivi ha già raggiunto?”. Presto le risposte.

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