Per la morte di un giovane pakistano alcuni dei fermati risponderanno anche dell’articolo 12 del Decreto Cutro varato dal governo Meloni
Quindici presunti scafisti ritenuti responsabili di tre sbarchi avvenuti negli ultimi dieci giorni nel porto di Roccella Ionica sono stati fermati oggi dalla Polizia. Gli sbarchi in oggetto sono avvenuti in occasioni diverse il 23, 24 e 26 marzo scorsi e avrebbero coinvolto nel complesso circa 1.000 migranti. Ad alcuni dei fermati, è stato contestato in particolare – in relazione alla morte di un giovane pakistano – il reato previsto dall’articolo 12 bis del nuovo Decreto Cutro varato dal governo Meloni a seguito del naufragio dello scorso 26 febbraio: quello di «morte o lesione come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina», che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione. L’indagine, coordinata dalla Procura di Locri, è stata condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Siderno, in collaborazione, per alcuni sbarchi, con Guardia di finanza e Capitaneria di Porto.
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