Non solo i giornali sportivi nazionali, ma anche le riviste che solitamente si occupano di altro. Il “caso Reggina”, però, di sportivo ha ben poco. E infatti anche l’Espresso ha deciso di affrontare il tema. A dimostrazione di quanto la questione amaranto, oltre ad essere attenzionata con evidenza, farà storia a prescindere da come andrà. Perché, come diciamo da tempo, è fatto del tutto nuovo nella storia di questo sport. Non per niente l’Espresso lo ha definito un nuovo “caso Bosman” nel numero che andrà in edicola domani (articolo a firma Gianfrancesco Turano) e che affronterà appunto la vicenda che sta attualmente coinvolgendo il club dello Stretto.
“Dalle seconde linee del calcio può arrivare una nuova rivoluzione giuridica, come accadde con la sentenza Bosman, che cambiò volto ai transfer dei giocatori nel 1995”, scrive l’Espresso, anticipando la spiegazione della questione che ormai da queste parti abbiamo imparato a memoria: il decreto salva-aziende, la richiesta della Reggina e gli impedimenti del Tribunale su tutto ciò che non è considerata spesa di continuità aziendale.
Anche l’Espresso però, come già anticipato da StrettoWeb e come riportato da alcuni quotidiani sportivi nazionali, cita il Coni come possibile “carta vincente” da parte della Reggina. E lo fa attraverso un precedente, ovvero il famoso Juve-Napoli dell’ottobre 2020, “quando – si legge – in piena pandemia, l’Asl vietò agli azzurri la trasferta torinese. I primi due gradi di giudizio sportivo diedero il 3-0 a tavolino alla squadra di casa e un punto di penalizzazione al club di Aurelio De Laurentiis. Il ricorso al collegio di garanzia del Coni, la Cassazione dello sport, si concluse nel dicembre 2020 a favore del Napoli, che poté giocare la partita”.
Un’ulteriore conferma del fatto che, se il processo dovesse andare avanti e la Reggina dovesse arrivare fino all’ultimo grado di giudizio, il Coni potrebbe darle ragione e si potrebbe arrivare al “congelamento” del finale di stagione. “La speranza del club dello Stretto – si legge in un altro passaggio delle anticipazione dell’Espresso – è di ripercorrere le tappe del Napoli, con l’ulteriore elemento di vantaggio che l’ordine di un tribunale vale di più di quello di un’azienda sanitaria. Se il collegio di garanzia dovesse rigettare il reclamo, si passerebbe alla giustizia ordinaria, dunque al Tar e al Consiglio di Stato, con buone probabilità che il finale di stagione venga bloccato o invalidato dalla magistratura amministrativa”.