Tutti ormai conosciamo Antonino Cannavacciuolo, il noto cuoco proveniente da Napoli che tutti abbiamo amato per la sua simpatia e buon cuore. Un cuore enorme il cui spazio per lo più è occupato dall’amore per la moglie.
Cannavacciuolo si racconta in un’ intervista
Antonino Cannavacciuolo è conosciuto soprattutto per la sua partecipazione a programmi televisivi come Master Chef e Cucine da Incubo. Il cuoco, proveniente da napoli, è iconico per la sua simpatia e il suo immenso cuore, che batte per la cucina e per sua moglie Cinzia.
Ma adesso si apre ancora di più. Antonino infatti si racconta, aprendo il suo cuore, in un’intervista rilasciata a Cook, parlando molto e in profondità di sé. A seguito della partecipazione, a Milano col collega chef Antonio Guida, a una cena benefica per finanziare un progetto destinato a 50 bambini nello spettro autistico.
Prima di tutto Cannavacciuolo ha rivelato quale è stato il gesto d’amore più importante della sua vita: “trasferirmi a Pettenasco per Cinzia”, ha detto. “Sicuramente togliermi da Napoli e farmi cadere a Pettenasco è segno di tanto, tanto amore: è per una ragazza che si chiamava Cinzia”.
La scelta migliore fatta dal cuoco
Cannavacciuolo aveva solo vent’anni quando l’ha conosciuta e ora lui e Cinzia Primatesta sono marito e moglie da vent’anni. Lei lo affianca non solo nella vita, ma anche negli affari. E a lei deve la scelta migliore che ha fatto in ambito imprenditoriale: “aprire a 23 e 24 anni Villa Crespi è stato fondamentale per me”, afferma.
E’ così che c’è stato l’inizio di quella che poi è diventata una carriera importante, che lo ha portato a costruirsi un piccolo impero nella ristorazione e, lo scorso ottobre, a raggiungere la terza stella della Guida Michelin.
In fine Cannavacciuolo conclude con un appunto alla partecipazione della scena benefica: “fare del bene ti rende felice, orgoglioso e ti senti meglio”. Per questo, portando con sé il sous chef Federico Pascale, ha accettato l’invito del collega e amico Antonio Guida. Un’occasione speciale, che si è celebrata attraverso un ricco menù che ha coinvolto le cucine di Campania, Piemonte, Puglia e Lombardia.