immigrazione-clandestina,-tre-arresti-e-40-perquisizioni.-indagine-connessa-all'attentato-del-2016-a-berlino-–-il-fatto-quotidiano

Immigrazione clandestina, tre arresti e 40 perquisizioni. Indagine connessa all'attentato del 2016 a Berlino – Il Fatto Quotidiano

Una settimana prima di Natale, nel 2016, un tir piombò sulla folla del mercatino uccidendo 12 persone. Il tunisino Anis Amri (nella foto), responsabile della strage, scappò verso l’Italia e fu ucciso a Sesto San Giovanni (Milano) durante un controllo di polizia all’esterno della locale stazione ferroviaria. La sua fuga in Italia portò a una indagine e una serie di controlli su i suoi contatti. Oggi a distanza si 7 anni è in corso una operazione della Polizia di stato con arresti e perquisizioni in tutta Italia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, nei confronti di esponenti di un gruppo accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con proiezione transnazionale. Tre le misure cautelari eseguite.

Per due cittadini tunisini è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per il terzo indagato, anch’egli originario del paese nord africano, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Più di 40 le perquisizioni in corso a carico di altrettante persone. Contestata l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante della transnazionalità. Amri usò un autoarticolato polacco, rubato in Piemonte, e si lanciò sulla folla del mercatino di Natale di Breitscheidplatz, nelle vicinanze della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, del quartiere berlinese di Charlottenburg. Il tunisino era appartenente alla rete salafitica La vera religione. Due anni dopo la strage in Italia erano stati arrestate cinque persone considerate appartenenti alla sua rete

Articolo Precedente

Cospito, Nordio dice no alla revoca del 41-bis: “Deciderà la Cassazione a marzo”. L’anarchico trasferito a Opera: “Rifiuterà il cibo”

next

Related Posts

Lascia un commento