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La Red Bull accusa un'azienda sarda di aver copiato il logo, ma dall'Austria arriva la solidarietà

Red Bull contro Muggittu Boeli per il logo: “È confondibile”, ma l’Austria appoggia l’azienda sarda

di Luca Mastinu |

Red Bull contro Muggittu Boeli, una cantina sarda di Mamoiada (NU) accusata dal colosso dell’energy drink di usare un logo “confondibile” sulle proprie bottiglie di vino.

La vicenda è stata riportata dalla stampa locale e nazionale e ora è finita sotto l’attenzione della stampa estera. Ripercorriamo insieme quanto è successo.

red bull contro muggittu boeli

Ph: Hermes Rivera/Unsplash 

Red Bull contro Muggittu Boeli, cos’è successo

Muggittu Boeli è una neonata cantina sarda con sede a Mamoiada, in provincia di Nuoro. Nei giorni scorsi il giovane imprenditore Mattia Muggittu si è visto recapitare una PEC da parte della Red Bull attraverso uno studio legale di Torino.

Come riporta Ansa, il colosso austriaco ha diffidato l’azienda dall’uso del logo in quanto sarebbe “confondibile” con quello presente sulle lattine del popolare energy drink. Il logo presente sulle bottiglie di vino della cantina sarda mostra due buoi accompagnati dal segno dell’aratro e con sopra i cerchi della stele di Boeli, “un menhir del neolitico trovato vicino alla mia vigna”, spiega Mattia Muggittu alle pagine dell’Unione Sarda.

Per Red Bull il logo scelto si confonderebbe con i due tori resi popolari dall’energy drink, per questo ha l’azienda si è rivolta ad uno studio legale.

A proposito della vicenda, sempre sulle pagine dell’Unione Sarda si è espresso l’avvocato Mauro Intagliata che assiste il giovane imprenditore:

La Red Bull non ha accolto la nostra lettera che smonta la loro ricostruzione e ha fatto opposizione alla domanda di registrazione del marchio fatta da Mattia il 7 ottobre 2022. Fino a metà marzo abbiamo tempo per la conciliazione, ce la metteremo tutta, poi sarà l’ufficio brevetti a decidere.

Sin dall’inizio, infatti, Mattia Muggittu si è subito difeso:

Non abbiamo copiato nulla: il logo è un omaggio alle tradizioni vitivinicole di Mamoiada, i buoi sono un simbolo della nostra viticoltura visto che ancora oggi si ara con i buoi e la nostra vigna sorge vicino alla Stele di Boeli.

Dalla parte del giovanissimo imprenditore – Mattia ha 23 anni – si è mossa anche la Coldiretti Nuoro-Ogliastra che, nella persona direttore Alessandro Serra, ha dichiarato all’Ansa:

Stiamo valutando come muoverci grazie all’esperienza dello staff legale della confederazione nazionale Coldiretti che ci permette di stare al fianco del giovane imprenditore e assisterlo nel migliore dei modi in questa enorme sfida.

Le parole della grafica che ha ideato il logo

Su questa vicenda si è espressa anche Sara Muggittu su TikTok, che ha realizzato il logo.

“Il logo doveva rappresentare un giogo di buoi, quindi una coppia di buoi stilizzati legati da un giogo, e poi i simboli de ‘sa perda pintà‘ di Mamoiada”.

Sa Perda Pintà, nota anche come stele di Boeli (qui la scheda su Sardegna Cultura) è una statua-menhir di granito sulla quale compaiono incisioni di cerchi concentrici. “Magari il noto marchio ha bisogno di pubblicità e quindi si scaglia contro una piccola realtà locale”, conclude Sara Muggittu.

All’Unione Sarda Mattia Muggittu ha riferito di aver ricevuto tanti messaggi di solidarietà da parte dei conterranei sardi, ma “anche tanti messaggi dagli austriaci che mi hanno sorpreso piacevolmente”.

Addirittura Mattia verrà intervistato da un giornalista del Kronen Zeitung, un noto quotidiano nazionale austriaco.

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