La scelta dell’iconico compositore
Antonio Lamorte — 9 Gennaio 2023
A oltre due anni dalla morte di Ennio Morricone, il Corriere della Sera pubblica un’intervista inedita all’iconico compositore e direttore d’orchestra, tra i più famosi al mondo. Conversazione risalente a otto anni fa, per un programma sulla storia della Rca, e a firma Walter Veltroni, una carrellata su una carriera monumentale, con un inedito podio delle canzoni italiane più belle di sempre e una rivelazione sul suo successo: “Feci il concorso per diventare direttore del Conservatorio di Sassari. Mi bocciarono, arrivai quarto. Fu la mia fortuna”.
Il geniale compositore era nato a Roma nel 1928, aveva studiato al Conservatorio di Santa Cecilia dove si era diplomato in tromba e in Composizione. Ha scritto musiche per oltre 500 film e serie tv, opere di musica contemporanea, arrangiamenti per canzoni pop e musica leggera. A cambiare tutto la telefonata della Rca per gli arrangiamenti di 45 giri, il due percento sulla vendita dei dischi, l’esplosione con l’arrangiamento di Ogni volta che Paul Anka portò al Festival di Sanremo. “Ho cominciato suonando la tromba, e così ho cominciato a fare gli arrangiamenti per la radio. Poi mentre facevo gli arrangiamenti per la radio li ho fatti per la televisione. Poi dopo la televisione mi hanno chiamato per i film, poi ho cominciato, l’avevo lasciata, a scrivere la musica cosiddetta assoluta, non la scrivevo da anni. È questa la storia della mia vita”.
La scrittura per i film cominciò nel 1961 con Il Federale di Luciano Salce. “Molti registi, non Giuseppe Tornatore che ha una vasta conoscenza, mi chiedevano. Di scrivere musiche per i loro film, ma non avevano la cultura musicale per capire e quindi io finivo con lo scontrarmi. Perché il problema del compositore del cinema è quello di essere trino: per il pubblico, per il regista che deve capire per primo, e poi per la dignità di sé stessi: non puoi fare cose che non ti piacciono”.
Emblematico l’incontro con Sergio Leone, già compagno di scuola alle elementari del compositore, che gli chiese di realizzare la colonna sonora di Per un pugno di dollari. E quindi le collaborazioni con Franco Zeffirelli, Quentin Tarantino e Pier Paolo Pasolini. “Come compositore ho scritto anche cose non cinematografiche, varie cantate, pezzi di orchestra, pezzi di coro, più di cento composizioni. Quindi il fatto che io sia considerato ancora un compositore esclusivamente nel cinema mi disturba un po’, perché mi è rimasto l’orgoglio che mi veniva dalla classe di Petrassi e da Petrassi stesso”.
È inedito il podio delle canzoni italiane più belle di sempre che detta Morricone. “Mi piace molto quella di Endrigo Io che amo solo te e quella di Paoli Senza fine: due pezzi molto importanti. Non posso dimenticare certamente il grande successo di Modugno a Sanremo col suo Volare. Quando ascoltai quel pezzo, non a Sanremo, a casa, mi sembrò che si fosse aperta una porta importantissima nel mondo della canzone”.
Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.
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