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Libero ha provato a Milano il “panino con i grilli”: «Sa di Bottarga»

Il “panino con i grilli” sa di bottarga. O almeno questo è il sapore rilevato da Giorgia Petani di Libero, che è andata a provarlo nel ristorante “Pane&Trita” in via dei Muratori a Milano. Anche se forse “panino con i grilli” è una brutale sintesi, visto che si tratta di un hamburger con farina a base di grillo. Pabel Ruggeri, fondatore del locale, dice che ne realizza 100 al giorno. E che vanno a ruba, per ora. Anche se lo terrà nel menu per una decina di giorni prima di prendere una decisione definitiva. «È da un anno che lavoriamo a questo panino e siamo davvero molto orgogliosi di aver osato e di aver anticipato grandi catene come McDonald’s. So che anche loro hanno deciso di muoversi su questo fronte. Nel corso della nostra attività – racconta Ruggieri – abbiamo sempre cercato di contraddistinguerci per la nostra irriverenza. Qualche anno fa realizzammo ad esempio il panino “Terun“».

L’hamburger vegetale di Pane&Trita

Il quotidiano spiega che il “Grillo Cheeseburger” costa 13,90 euro e ha i seguenti ingredienti: pane artigianale verde farcito da un hamburger vegetale (dunque non di carne) contenente farina di grillo, e poi sopra altra polvere di grillo, scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa Pane&Trita. la cronista racconta che a prima vista sembra un cheeseburger qualsiasi. Ma invece ha un sapore «forte e deciso: a me ha ricordato tanto la polvere di bottarga». La bottarga è un alimento che si ricava dal pesce, le cui uova vengono salate ed essiccate con procedimenti tradizionali. Si ricava di solito dalle uova del muggine o del tonno. Il gestore segnala che «le persone stanno dimostrando molto interesse e curiosità. Le critiche non mancano, arrivano soprattutto sui social da movimenti animalisti e fanatici. Sotto i nostri post si stanno scatenando tantissime persone, discutono sul tema, ma devo ammettere che non mancano i complimenti».

L’introduzione nel menu

Ruggeri dice che la scelta di introdurre il panino con farina di grillo nel menu è stata fatta soprattutto per contribuire a salvare il pianeta. «Non escludiamo in futuro di introdurre alimenti a base di altri insetti. Ma non smetteremo di produrre i classici panini al manzo». E spiega che la percentuale di farina di grillo è molto bassa perché altrimenti «sarebbe impossibile da mangiare. Il sapore è molto avvolgente». Sul consumo di insetti «c’è solo un pregiudizio radicato nei confronti di tutto ciò che è nuovo». E rivela il suo esperimento: «Abbiamo fatto un secret test in cui abbiamo fatto assaggiare il panino a quindici persone bendate. Lo hanno tutti comparato ad alimenti come il pollo e il bacon, ed è stato anche molto gradito».

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