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Lo “Stabat Mater” di Sir Karl Jenkins, eseguito dalla “Corale Polifonica Metelliana” nella chiesa barocca di San Giorgio, per le associazioni “Parco Storico” e “Hortus Magnus”.

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“Sentendo tutta la pena e la tristezza, noi viviamo con ombre nei nostri cuori e nelle nostre menti, con lacrime che aspettano di cadere quando la tristezza nel mondo è più di quella che noi possiamo davvero sopportare”. Sono i versi struggenti e commoventi del testo “Lamento”, composto da Carol Barratt, appositamente per la versione dello “Stabat Mater” di suo marito, Sir Karl Jenkins, compositore e musicista gallese, che nel suo adattamento del testo, ha realizzato una composizione sublime ed emozionante.  Lo “Stabat Mater” (dal latino Stava la Madre) è una preghiera, una sequenza liturgica cattolica del XIII secolo, tradizionalmente attribuita al beato Jacopone da Todi, concentrata sulla sofferenza della Madonna al momento della crocifissione di Gesù. Ad eseguire lo “Stabat Mater” di Jenkins, sabato sera,  nella stupenda chiesa barocca di San Giorgio, a Salerno,  è stata “La Corale Polifonica Metelliana”, presieduta dalla dottoressa Annamaria Sica, componente del coro, diretta dal Maestro Pompilia Balzano che, oltre a dirigere con grande passione  la corale, ha declamato  e cantato  il testo “And the Mother did weep” (E la madre pianse), che presenta un fraseggio cantato simultaneamente in inglese, latino, greco, aramaico ed ebraico, da lei interpretato con grande bravura e con l’esperienza che le deriva dall’essersi diplomata in canto presso il Conservatorio “Fausto Torrefranca” di  Vibo Valentia, e specializzata in canto corale, oltre che in direzione corale,  presso il Conservatorio Cimarosa di Avellino. Fondamentale l’accompagnamento al piano del Maestro Raffaele Esposito, formatosi al Conservatorio Martucci di Salerno.  La  dottoressa Annamaria Sica, presidente dell’associazione  “Corale Polifonica Metelliana”, fondata nel 1988 a Cava de’ Tirreni, formata da 25 coristi, ha ricordato che la Corale ha  effettuato registrazioni per la Rai ed altre emittenti televisive, e partecipato con successo a varie rassegne e festival musicali esibendosi in concerti in Italia e all’estero:”  Nel corso degli anni la corale ha proposto, in sedi prestigiose, brani della scuola napoletana del ‘700: il suo repertorio spazia dalla musica medievale a quella di autori contemporanei come : Castoldi, Traetta, Jommelli, Vivaldi, Mozart, Bach, Frisina, Morricone, Jenkins. Ha accompagnato in diversi concerti il soprano Katia Ricciarelli. La Corale, come associazione culturale, ha sempre contribuito alla promozione e diffusione della musica, soprattutto tra i giovani, organizzando anche corsi di tecnica vocale”. L’evento è stato organizzato dalle associazioni “Parco Storico Sichelgaita” e “Hortus Magnus”, presiedute dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi che ha ricordato le finalità perseguite dai due sodalizi e formulato gli auguri di Santa Pasqua a tutti i numerosi presenti.  A portare i saluti di Don Roberto Piemonte, Rettore della Chiesa di San Giorgio, è stato il dottor Nunziante De Maio, Presidente di “Assostampa” della Provincia di Salerno.  Accanto al pulpito seicentesco in legno con i quattro leoni, sono stati esposti alcuni quadri, realizzati con pittura ad olio, dal pittore Carmine Vitale, componente del coro, che, ispirato da un canto dello “Stabat Mater”, ha rappresentato, con una cura particolare dei dettagli,  il dolore di Maria che piange la morte del proprio figlio

Aniello Palumbo

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