Lo scorso anno aveva discusso la sua tesi di laurea in “Mediazione linguistica e culturale” dal reparto di chemioterapia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove era ricoverata per un tumore: la notizia aveva fatto il giro del web, suscitando ammirazione e commozione. Sì, perché Roberta ce l’ha messa tutta per sconfiggere quel male infimo che si era insinuato in lei togliendole la spensieratezza dei 20 anni. Ma non ce l’ha fatta: dalle pagine del quotidiano Il Mattino, Raffaele Addeo, il direttore del reparto di Oncologia di Frattamaggiore, ha annunciato oggi la morte della ragazza. “La campana della vita non ha suonato per la nostra carissima Roberta. Per quanto sforzo e impegno possiamo metterci, non sempre riusciamo a sconfiggere il mostro e, non sempre il mostro può essere sconfitto: siamo umani. Roberta, ha combattuto come una guerriera, ci ha resi fieri, orgogliosi della sua determinazione, siamo stati contagiati dalla sua voglia di vivere – ha detto il medico -. Si è laureata in reparto, in “mediazione linguistica e culturale” mentre affrontava la chemioterapia, senza mai mollare, senza mai abbandonare la speranza. La sua condizione era però troppo grave. E nonostante le cure, Roberta non ce l’ha fatta. Ci ha lasciati con un grande vuoto dentro, pochi giorni fa. Ci ha insegnato una grande lezione: lottare fino alla fine, perché ne vale sempre la pena, per sè stessi e per chi si ama. Tutta la dedizione che l’intero ospedale le ha dedicato, la sua storia, la sua delicatezza, ci motivano ad accudire, con ancora più attenzione, i nostri pazienti. Ai suoi cari, alla sua famiglia va tutto il nostro cordoglio ed affetto. Che la terra ti sia lieve, Roberta”.
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