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Neonato morto soffocato, Chiara Ferragni: “Ho rischiato anch'io, noi donne spesso lasciate sole”

Sta avendo molto risalto, nelle ultime ore, la vicenda del bimbo morto soffocato tra le braccia della madre all’ospedale Sandro Pertini di Roma. 

Nel dibattito che si è generato si è inserita anche Chiara Ferragni, che ha voluto raccontare l’esperienza, a sua detta molto simile, avuta durante la sua prima gravidanza nel 2018, che si concluse con la nascita di Leone. 

Chiara Ferragni chiede sostegno per le madri: “Spesso veniamo lasciate sole”

Queste le sue parole in una storia Instagram:

“Le donne vengono sempre lasciate sole e questo è un problema grandissimo. Mi ricordo quando ho partorito Leo dopo un’induzione di 24 ore e quando mi è stato lasciato al seno per l’allattamento ho rischiato di addormentarmi diverse volte. Ci vuole supporto e aiuto. Siamo donne e mamme, non super eroi”.

L’imprenditrice digitale, prossima conduttrice di Sanremo e mamma di Leone e Vittoria, ha testimoniato così la sua solidarietà alle mamme su Instagram. Con questo messaggio, ha voluto sottolineare l’importanza di non lasciar sole le donne.

La vicenda del bimbo morto soffocato

La vicenda in questione si è consumata all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Una donna, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio scorso, ha involontariamente soffocato il figlio durante l’allattamento. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Una dolorosa vicenda sulla quale la Procura sta svolgendo degli accertamenti interni al nosocomio, per capire come sia potuta avvenire una cosa del genere e se, con le dovute accortezze da parte del personale, si sarebbe potuta evitare. La neomamma, una donna di trent’anni, è parte offesa nel procedimento penale. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti c’è il comportamento dei professionisti che l’hanno seguita, ma al momento non risulta scritto alcun nome nel registro degli indagati.

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