Proroga scadenze ECM: è il fallimento del sistema e degli Ordini professionali.
Proroga scadenze ECM: è il fallimento del sistema e degli Ordini professionali. Migliaia di professionisti snobbano l’obbligo ed arriva la proroga di un anno.
Sono migliaia, decine di migliaia, i professionisti che nonostante gli avvisi hanno snobbato l’arrivo dell’obbligo di conseguimento di ECM per il triennio 2020-2022.
Per non collassare a causa di questo numero enorme di sospensioni in arrivo, il sistema è stato prorogato di un anno, con la nuova scadenza fissata per il 31 dicembre 2023.
Questa decisione non riesce però a deviare in corner l’evidente fallimento del sistema ECM e degli Ordini Professionali.
Un sistema che difficilmente produce una formazione capace di trasmettere competenze e che si occupa più di far muovere soldi più che contenuti e abilità.
Se da un lato assistiamo a un sistema sterile, dall’altro troviamo Ordini Professionali che non hanno saputo far comprendere ai propri iscritti l’importanza della formazione continua.
Troppo facile minacciare di sospendere e sminuire i professionisti non in regola, relegandoli al ruolo di ignoranti senza speranza.
Ci sono fior di professionisti, professori e persino direttori che non sono in regola con gli ECM. Sono tutti “capre” senza speranza? O qualcuno non ha tempo da perdere con un sistema che mira solo a produrre fatturato?
Eppure i segnali c’erano.
Perchè quando sono così comuni i metodi per truffare o per conseguire crediti senza neanche accedere ai contenuti, una domanda qualcuno se la doveva pur fare.
Se è pur vero che i furbetti o gli scansafatiche esistono da sempre, quando questi sono centinaia di migliaia forse allora c’è un problema di sistema, più che di singoli atteggiamenti.
Ma cosa succede se chi dovrebbe vigilare è al contempo anche docente remunerato all’interno dello stesso sistema fallace? Non si fa niente per osservare, niente per analizzare e comprendere, niente per intervenire.
E infatti niente di tutto questo è successo ed oggi siamo costretti a commentare un fallimento.