Arrigo Sacchi è pazzo per il Napoli. Lo dimostra in un’intervista al Mattino, duranta la quale ha parlato della squadra azzurra e di Luciano Spalletti. Simpatico il retroscena sull’ultima partita di campionato del Napoli, la clamorosa vittoria per 5-1 con la Juventus: Sacchi avrebbe infatti urlato così tanto al 2-0 di Kvara che avrebbe spaventato anche la moglie.
Gli elogi di Sacchi al gioco di Spalletti
L’ex allenatore del Milan esalta Spalletti: “Faccio il tifo per lui, ho anche gridato gol sul 2-0 di Kvara. Mia moglie si è stupita e si è spaventata: Arrigo, che succede?, ha urlato. Ma per Spalletti è arrivata l’ora di vincere lo scudetto, accidenti. Perché il gioco e le idee, con lui, sono al centro di ogni cosa. In Italia è un’eccezione. Sta spiegando a tutti che la bellezza è un valore, non solo un sogno”. Parole di grandissimo elogio per l’allenatore del Napoli, che arrivano da chi di gioco e soprattutto di vittorie ne sa qualcosa.
Sacchi e la questione dello stile
Polemica sull’identità del calcio italiano, dopo la partita nella quale il gioco e l’identità ha battuto il “corto muso” e il semplicismo di Max Allegri. “In Italia quasi tutte le squadre mancano di stile, non hanno più un tratto distintivo e il pubblico non lo pretende. Lì a Napoli è diverso: non c’è solo la religione del risultato, interessa anche altro. E poiché io tifo per il calcio, non posso ora non tifare per il Napoli“. Un sostenitore di valore dunque, che dovrà sicuramente inorgoglire il Napoli verso la vittoria finale. “Contro la Juventus che ha calciatori con stipendi da 6-7 milioni, hanno vinto le idee, il lavoro e non i soldi. Ed è una gioia per tutti“.
Il talento che incontra l’opportunità
Domandato poi sui talenti del Napoli, Sacchi incorona Kvara, Lobotka e Osimhen. “Quando vedo il nigeriano lottare per la squadra in certi tratti mi torna alla mente il modo di essere di Van Basten. I suoi progressi sono enormi. Come lo sono quelli del regista slovacco: appena cala lui… e poi la crescita di Politano, Mario Rui, Di Lorenzo. È un gruppo superbo“. Sulla fortuna l’ex allenatore romagnolo poi dice: “Parola che ho cancellato. Sa cosa sosteneva Seneca? La fortuna non esiste, è solo il talento che incontra l’opportunità”.