«La pubblicazione di un’opera inedita protetta, senza aver ottenuto idonea autorizzazione dai titolari dei diritti, viola il diritto d’autore come tutelato dalla legge». Gli editori del brano di Giorgia Parola dette male, con il quale la cantante parteciperà al Festival di Sanremo, pubblicano una nota subito dopo la diffusione in rete del testo. Metatron Publishing Srl, Popnova Srl e Doner Music Srls, in rappresentanza degli autori Alberto Bianco, Francesco Roccati, Massimiliano Dagani, Mario Marco Gianclaudio Fracchiolla sono i firmatari del testo in cui avvertono che la condivisione di quanto diffuso potrebbe costar caro. «Auspichiamo che tale diritto venga rispettato da tutti, su qualsiasi supporto fisico o digitale, anche e soprattutto data l’eccezionalità del momento, a tutela dell’artista, invitando chiunque, nel rispetto dei diritti sopra citati, a cessare la diffusione del testo dell’opera e a rimuovere il materiale protetto illecitamente riprodotto e diffuso», si conclude la nota. La pubblicazione del testo prima dell’esibizione sul palco dell’Ariston è vietata dal regolamento del Festival, pena la squalifica. Ma la cantante non sembra responsabile di quanto accaduto, e già in passato si sono verificati casi simili che non hanno portato alla squalifica degli autori coinvolti. L’anno scorso, Gianni Morandi aveva rivelato parte della sua canzone «Apri tutte le porte». E l’anno precedente anche Fedez aveva diffuso per errore parte di «Chiamami per nome», la canzone cantata sul palco dell’Ariston con Francesca Michielin.
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