Tornano liberi Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, i due ultras della Roma arrestati ieri nell’ambito delle indagini relative agli scontri avvenuti domenica sulla A1 nell’autogrill di Badia Al Pino, dove si sono affrontati ultras romanisti e napoletani. Lombardi, 25 anni, e Bigi, 40 anni, erano accusati di rissa aggravata. In particolare Filippo Lombardi, “brandendo un’asta in prossimità del guardrail – sostiene l’accusa – colpiva ripetutamente un tifoso napoletano e veniva poi inviato ad allontanarsi dai suoi sodali che lo chiamavano per nome ‘Filippo, Filippo’”.
Non viene convalidato l’arresto dei due tifosi della Roma arrestati ieri per gli scontri di domenica in autostrada. È la decisione presa dal giudice al termine del processo per direttissima. I due tornano liberi. I giudici contestano l’arresto d’urgenza.
«Quel coltello mi serve per il mio lavoro di idraulico», dice Emiliano Bigi, 40 anni, uno dei due tifosi della Roma arrestati ieri a ora di pranzo per gli scontri in autostrada. Sono le uniche parole che pronuncia, nessuna difesa nel merito. Filippo Lombardi, 26 anni, sceglie invece di non rispondere.
«Non sono stati loro ad aver premeditato l’attacco ma si sono difesi da quello dei napoletani», sostiene l’avvocato Marco Bottaro, che ritiene anche nullo l’arresto in flagranza differita perché «manca il requisito di urgenza». Il pm ne aveva chiesto l’arresto in carcere per la gravità dei comportamenti, la gravità degli indizi e il pericolo di reiterazione del reato di rissa per il quale sono stati fermati.
Lombardi, già noto alle forze dell’ordine, è stato riconosciuto sul posto dagli agenti della Digos che seguivano i tifosi romanisti in trasferta perché «brandendo un’asta in prossimità del guardrail colpiva ripetutamente un tifoso napoletano e veniva poi inviato ad allontanarsi dai suoi sodali che lo chiamavano per nome «Filippo, Filippo».