La leggenda della Nazionale italiana Gianluca Vialli è morto all’età di 58 anni, cinque anni dopo la prima diagnosi di cancro: che tumore aveva.
Due grandi campioni del nostro calcio, Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, ci lasciano prematuramente in meno di un mese: il 16 dicembre, la notizia della morte dell’ex allenatore del Bologna e coriaceo difensore col vizio del gol, stamattina quella del grande centravanti che ha dato lustro a molte squadre di club. Vialli da cinque anni combatteva una battaglia contro il cancro.
Dopo aver esordito 17enne con la Cremonese, ha giocato con la Sampdoria, portandola nel 1991 in coppia con Roberto Mancini alla conquista di uno storico scudetto. Otto le stagioni coi liguri, quindi il passaggio alla Juventus, esperienza culminata con la Coppa dei Campioni vinta nel 1996. L’anno dopo il passaggio al Chelsea, per tre stagioni prima del ritiro.
Chi era Gianluca Vialli: un campione immenso è morto oggi
Vialli ha segnato 40 gol in 88 presenze con i Blues tra il 1996 e il 1999 prima di passare alla guida del club di Stamford Bridge, vincendo tre importanti trofei. Fu tra i primi ad assumere la carica di giocatore-allenatore nel febbraio 1998, portando il Chelsea a conquistare la Coppa di Lega e la Coppa delle Coppe. Nel 2000, da allenatore, è arrivata la FA Cup.
L’ex attaccante di Sampdoria e Juventus ha allenato anche il Watford e in Inghilterra era molto amato. Nel 2003, aveva sposato Cathryn White Cooper, un’ex modella originaria del Sudafrica. Due le figlie della coppia, Olivia e Sofia. Vialli era molto amato in Italia anche per le imprese con la nazionale di calcio.
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Ha infatti collezionato 59 presenze con la maglia dell’Italia, giocando due mondiali, quello del 1986 e quello sfortunato del 1990 in patria, concluso con un amaro terzo posto. In tutto con la maglia azzurra ha segnato sedici gol e negli ultimi anni era rientrato nel giro della Nazionale.
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Infatti, l’ex compagno di squadra e amico di una vita, Roberto Mancini, lo ha voluto nel suo staff tecnico e la coppia – dopo le soddisfazioni con la Sampdoria – si è tolta anche la gioia di vincere un Europeo in panchina, nel 2021. Si è dimesso dal ruolo tecnico in Nazionale all’inizio di questo mese, quando è tornato all’ospedale Royal Marsden per sottoporsi a ulteriori cure per il cancro al pancreas, che ha definito “un ospite indesiderato”.