viminale:-bloccato-il-trasferimento-a-bologna-delle-salme-di-cutro

Viminale: bloccato il trasferimento a Bologna delle salme di Cutro

L’annuncio del Ministero degli Interni sulla sepoltura, poi le proteste dei familiari e lo stop. La Prefettura non era stata informata. Lepore: “Accogliamo solo col consenso delle famiglie”

(Eleonora Capelli – repubblica.it) – BOLOGNA Dopo il naufragio di Cutro, neanche le salme delle vittime trovano pace. Il Viminale ha annunciato che sarebbero state tutte trasferite entro oggi al cimitero musulmano di Bologna le salme delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. La decisione, presa dal ministero degli Interni, ha colto di sorpresa le famiglie che si trovano a Crotone e che hanno inscenato una protesta con un sit-in davanti al Palamilone. Le famiglie hanno chiesto di attendere qualche giorno per avere la possibilità di avviare le pratiche per il trasferimento nei Paesi di origine. Il comune di Crotone, che ha raccolto le loro istanze, aveva già deliberato delle somme per i costi del trasferimento prelevandole dal Fondo migranti che poi sarebbe stato rimborsato dal Ministero.

“Oggi lo Stato italiano ha comunicato alle famiglie in attesa da 10 giorni, che i corpi dei loro congiunti non potranno essere espatriati. Non a spese dello Stato – è la denuncia della Rete 26 febbraio che include quasi 300 associazioni – Dopo tante promesse e un’attesa penosa, straziante per noi ma soprattutto per loro. Oltretutto non viene concesso loro neanche di avere qualche giorno per autorganizzazioni. Entro oggi le salme dovrebbero essere trasferite a Borgo Panigale. I familiari non lo accettano. Non lo permettono”.

La diponibilità ad accogliere le salme era stata data sia dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore che dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in segno di solidarietà con i familiari delle vittime. Bonaccini anche dagli schermi di “Carta Bianca” su Rai Tre martedì sera aveva annunciato: “Arriveranno le prime 7 salme dei naufraghi, le accoglieremo con il rispetto che è loro dovuto, chi fugge dalla guerra e dalla disperazione non lo fermi con i proclami, siamo vicini a quelle famiglie”. Le autorità locali volevano rispondere all’appello del presidente dell’Ucoi, unione comunità isalmiche, Yassine Lafram, che aveva detto nei giorni scorsi: ““Faccio un appello ai sindaci delle città che dispongono di un cimitero islamico di dare la propria disponibilità ad accogliere le salme delle vittime del naufragio, che sono per lo più musulmani. Abbiamo il dovere di dare una degna sepoltura e un nome a queste vittime della nostra indifferenza. Se ci siamo dimenticati di loro da vivi allora non dimentichiamoci di loro da morti.”

A Borgo Panigale, nella prima periferia di Bologna, c’è un cimitero apposito per accogliere le salme di persone non di religione cristiana, ma il trasferimento di oltre 70 salme non era stato concordato con le autorità locali, neanche la Prefettura era stata informata dell’imponente operazione. Il Viminale ha poi fatto sapere che il trasferimento a Bologna delle salme è stata pensata come una “soluzione provvisoria e non definitiva, presa per dare immediata dignità alle salme. Anche perché in Afghanistan non è semplice procedere nell’immediato al rimpatrio”. In ogni caso, viene precisato, “Si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano se ne farà carico di tutti gli oneri”.

“Credo che le richieste delle famiglie siano sacrosante e legittime, è giusto che abbiano il tempo per valutare un eventuale trasferimento delle salme nel Paese di origine. Mi auguro che chi sta gestendo questa cosa per il Governo agisca curando le relazioni con i familiari con la massima cura e umanità – ha detto il sindaco Lepore – Da parte nostra confermo la disponibilità della città di Bologna ad ospitare le salme, ma ovviamente ogni trasferimento dovrà avvenire solo con il pieno consenso delle famiglie e nel rispetto della dignità dei superstiti, di congiunti e familiari delle vittime”.

Related Posts

Lascia un commento