La Corte federale d’Appello va oltre i 9 punti chiesti dal procuratore Chinè: Juventus penalizzata di 15 punti per il caso plusvalenze
Foto di Roberto Bregani / Ansa
La Corte federale ha accolto l’istanza per revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura FIGC. Riaperto il procedimento a carico sportivo della Juventus. La penalizzazione, stando a quanto si apprende da “La Gazzetta dello Sport”, è più pesante di quanto richiesto in giornata dal procuratore capo Chinè: a fronte dei 9 punti richiesti, infatti, la Corte federale ha optato per 15 punti a carico dei bianconeri.
Mazzata anche sui dirigenti: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved. Prosciolti gli altri club coinvolti: Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara. Il verdetto riguarda le plusvalenze fittizie nei bilanci al 30.6.19, 30.7.20 e la trimestrale 2021 che hanno permesso alla Juventus di ridurre le perdite e di non ricapitalizzare, traendone vantaggio anche sul mercato. La Juventus era terza in campionato con 37 punti: con la penalizzazione scivola a 22 punti, vanificata la rimonta recente con un filotto di 8 successi, si complica la rincorsa a un posto Champions. La Juventus presenterà ricorso al Collegio di garanzia del Coni.
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