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Cospito, la Cassazione anticipata e l’allarme del sociologo: “Tendenza a gesti estremi” – Il Riformista

L’anarchico al 41 bis

Frank Cimini — 29 Gennaio 2023

Cospito, la Cassazione anticipata e l’allarme del sociologo: “Tendenza a gesti estremi”

La Cassazione ha anticipato al 7 marzo l’udienza originariamente prevista per il 20 aprile in cui si discuterà il ricorso contro l’applicazione del 41 bis al detenuto Alfredo Cospito in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso. È sta accolta solo parzialmente la richiesta presentata dall’avvocato difensore Flavio Rossi Albertini perché le condizioni di salute dell’anarchico peggiorano in continuazione. Il legale spiega di non voler dire niente “perché ogni commento sarebbe superfluo”. La cardiologa Angelica Milia che come medico di fiducia visita Cospito ogni settimana fa osservare che fino al 7 marzo può succedere di tutto.

Il Garante dei detenuti Mauro Palma dice che è urgente il trasferimento di Cospito in una struttura adatta dotata di un centro clinico. Il carcere di Sassari Bancali non ha centro clinico e nei dintorni non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare interventi urgenti. Palma ricorda che la tutela della salute di chi è nella disponibilità dello Stato in quanto privato della libertà personale è nella responsabilità dell’Amministrazione che lo ha in carico. Il Garante auspica che si giunga in tempi rapidi a una soluzione che permetta la fine dello sciopero della fame dopo ormai cento giorni. Il sociologo Luigi Manconi chiede al Papa di intervenire “perché con lui Alfredo Cospito morirebbe la nostra dignità. se morisse ciò significherebbe confermare una concezione del sistema penale che contraddice i principi fondamentali della nostra civiltà giuridica”. Manconi aggiunge che una parola del Pontefice potrebbe essere utile. “La depressione e la perdita di peso incrementano sensibilmente la tendenza al suicidio” secondo il sociologo.

Ieri a Roma siccome la mobilitazione non si ferma si è tenuto un nuovo presidio di attivisti davanti al ministero della Giustizia. “L’articolo 41bis e l’ergastolo ostativo sono torture di Stato” recita il volantino per organizzare l’appuntamento nel cuore della capitale. Insomma nelle condizioni di salute in cui si trova Alfredo Cospito appare impossibilitato ad arrivare vivo al 7 di marzo. Si tratta di un mese e mezzo, un tempo lunghissimo. Servono interventi rapidi e risolutivi di chi può farli per evitare una tragedia che si può evitare. Ci vuole la volontà politica perché il problema è politico non solo umanitario.

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