«Non voglio utilizzare esempi più grandi di me però confesso che in questi giorni ho spesso in mente la frase attribuita a Garibaldi: qui si fa l’Italia o si muore, (…). Io la vedo esattamente così». Dopo la definizione di Dante come fondatore della cultura di destra da parte del ministro Sangiuliano, ora è Giorgia Meloni a scomodare un altro grande nome della storia. In collegamento con la kermesse milanese di FdI “Pronti, candidati al via”, la presidente ha riconfermato con la frase garibaldina tutto «l’impegno del governo» a «pensare in grande e al futuro con ottimismo, nonostante lo scenario di crisi». Dopo aver ringraziato la classe dirigente del partito e gli intervenuti nell’evento milanese, Meloni ha definito le elezioni regionali della Lombardia «un’occasione per dimostrare come andare meglio: che possiamo tornare ad avere la stessa visione in Lombardia come al governo». E ancora: «La nostra avventura è appena cominciata, il responso della Lombardia è molto importante».
«L’economia va bene»
La premier ha poi fatto riferimento alle condizioni generali del Paese soprattutto in termini finanziari. «Lo spread è a 182, la Borsa è andata più che bene, la differenza la fa la serietà», ha osservato, «la determinazione di questo governo non ha padroni e non dobbiamo dire grazie a nessuno, rispondiamo solo al popolo italiano, senza compromessi necessari. La nostra priorità è la crescita». E a proposito della crescita Meloni ha ribadito quanto l’esecutivo si stia impegnando per obiettivi a lungo termine: «Non c’è giorno e non c’è ora in cui non mettiamo tutto noi stessi in questo impegno: faremo quello che va fatto, con coraggio e determinazione, quello che è giusto in coscienza. Mi interessa sapere i dati economici, della natalità, della produttività tra 5 anni», ha spiegato. Nel suo discorso la presidente del Consiglio ha toccato anche il tema delle opere pubbliche. «Non abbiamo tempo da perdere, vogliamo sbloccare le opere, eliminare colli di bottiglia che affliggono anche la Lombardia e Milano vogliamo sostenere le aziende», ha dichiarato in collegamento. E poi il tasto riforme, su cui Meloni non ha dubbi: «Il Presidenzialismo rimane una nostra priorità, è un impegno che vogliamo mantenere. Vogliamo parlare con tutti ma quel mandato vogliamo onorarlo».