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Positano, attualità del V.E.P. undici anni dopo , è stato lui l'antesignano dell'ambientalismo in costa d' Amalfi – Positanonews

Positano, attualità del V.E.P. undici anni dopo , è stato lui l’antesignano dell’ambientalismo in costa d’ Amalfi. Pubblichiamo un post del giornalista Sigismondo Nastri sul suo profilo facebook ricordando il nostro caro amico Raffale “Vep” , come era conosciuto non solo in Costiera amalfitana, ricordo le sue foto con Pertini , le visite in Val Gardena, una vita passata dai sacrifici da cameriere alla musica con la chitarra, la capacità non solo di fare battaglie, alle quali ho partecipato anche io personalmente, come quella per Remmese, come ho fatto poi con il Vallone Porto, ma anche di riuscire a rappresentare i personaggi e le famiglie, a conoscere la gente e il territorio, a conoscere le persone “veraci”, come Antonio e’ Castagnone, sotto la Caserma, sul percorso che da Agerola per il sentiero degli Dei porta a Vico Equense a Santa Maria del Castello, dove era originario,  a mettere in evidenza non solo le cose negative,  non solo abusi edilizi, per i quali lo accusavano di essere colui che denunciava tutti ( a volte i corvi si firmavano con il suo nome, ma anche altre situazioni, fra le quali anche la cupola della Chiesa Madre, oppure anche l’uso e l’abuso del demanio pubblico, che davano fastidio tanto da far emettere un’ordinanza anti-cartelli,  ma anche quelle positive, come lo sport, che considerava in modo sempre buono, il valore immenso dei nostri contadini, che solo ora stanno riscoprendo tutti, lui è venuto molto ma molto prima. Le sue foto e la sua storia sono un patrimonio della Costiera amalfitana, non diciamo UNESCO, ma in qualche modo lui ha incarnato quei principi fondamentali che portano a tutelare il nostro territorio e l’ambiente che solo ora ha visto qualche apparente sensibilità da parte delle associazioni locali. Ci ha lasciato un patrimonio di testimonianze e foto che per fortuna il nipote Giuseppe conserva e valorizza. Ecco il post

ATTUALITÀ DEL V.E.P., UNDICI ANNI DOPO

Oggi c’è Greta Thunberg a far da guida e portavoce a un esercito di ragazzi – ragazzi come lei -, impegnati a sensibilizzare governi e popolazioni sulla necessità di salvare il nostro pianeta, messo a rischio dal cambiamento climatico e, dunque, da inquinamento, deforestazione, scarsa attenzione per l’ambiente. Papa Francesco ha dedicato un’enciclica, Laudato sì

, alla difesa del creato. Poi è stato presentato, nel nome di san Francesco, il Manifesto di Assisi, che intende promuovere “un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”.

Noi, in Costiera, quando ancora questa sensibilità non era ben avvertita, avevamo Raffaele Di Martino, altrimenti conosciuto come il VEP, venuto a mancare il 20 gennaio del 2012.

Personaggio pittoresco, sotto molti aspetti – l’abbigliamento, il modo grintoso, ma originale, di manifestare -, era un ambientalista autentico, tenace, disinteressato. Sul finire degli anni Settanta, visto che non vi aveva provveduto il Comune, si fece carico di mettere, a sue spese, i cestini portarifiuti lungo le stradine di Positano. Fu anche protagonista di tante battaglie, da solo e a supporto di iniziative promosse dal Wwf e da altre associazioni ecologiste. Cito quella in difesa della integrità della spiaggia di Remmese, cementificata per assicurare uno sbocco a mare all’albergo sovrastante.

Le pareti esterne della sua abitazione erano sempre tappezzate di cartelli: di denuncia e di protesta. Gli stessi cartelli con i quali si presentava a convegni e manifestazioni pubbliche. In Costiera e non solo. Anche a Salerno, a Napoli e a Roma, davanti ai palazzi del potere. “Armato” di una scimitarra, o di enormi forbici o di un grosso rasoio, rigorosamente di legno: simboli della volontà di dare un taglio netto a metodi, stili, comportamenti, non rispettosi della natura, del paesaggio, dell’ambiente. Una presenza, la sua, che non passava mai inosservata. E che, in qualche caso, gli procurò grane.

Nei momenti di relax gli piaceva cantare, accompagnandosi con la chitarra. Era dotato di una voce calda e intonata. Spesso lo chiamavano a esibirsi nei ristoranti sulla Spiaggia Grande di Positano. A lui si deve una canzone in cui – cito il fotoreporter Massimo Capodanno, un altro amico che ci ha lasciati – turismo ed ecologia si fondono in perfetta comunione tra loro. Ne fece un disco da 45 giri insieme col musicista statunitense Shawn Phillips. Sulla copertina la scritta: “’A Speranza Ecologica’… I Vep a Tutela della Natura fonte di vita dell’Umanità. L’ecologia è l’equilibrio e la difesa del sistema di vita sana”.

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