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Reggio Calabria, il labrador-Pregliasco: esce solo con guanti e mascherina | FOTO

Gli strascichi di stranezze post -pandemia proseguono e quanto visto oggi su un autobus a Reggio Calabria ne è la prova più evidente: un cane con la mascherina

La pandemia di Covid-19 ci ha abituati a tutto, anche a cose che mai avremmo pensato di vedere, fare o dire nella vita. Basti pensare al dover trascorrere il Natale lontani dai nostri affetti più cari. O il dover presentare un lasciapassare per entrare in un locale pubblico. Oppure il doverci segregare in casa per qualche starnuto. E ancora, il dover viaggiare a bordo della nostra automobile con la mascherina, in caso in quella stessa auto ci fosse stata, ad esempio, una madre che non vive sotto il nostro stesso tetto.

Ne abbiamo viste di cotte e di crude, dunque, ma a quanto pare non è ancora finita. Gli strascichi di stranezze post -pandemia proseguono e quanto visto oggi su un autobus a Reggio Calabria ne è la prova più evidente. Su una delle linee che dalla periferia Nord della città vanno verso la Stazione Centrale, ad una delle fermate di Via Italia, a Santa Caterina, sono saliti sull’autobus una donna con il suo cane, un bellissimo labrador. Tutto normale, direte voi. E sarebbe così, in effetti, se non fosse che appena saliti sul mezzo la donna ha fatto indossare la mascherina al cane. Mascherina che, a ragion del vero, il cane indossava già prima di salire sul mezzo: ce l’aveva infatti sotto al mento.

Ora, difficile capire quale sia la ragione per cui un cane dovrebbe indossare una mascherina che, per giunta, non è anatomicamente pensata per lui ma per un essere umano e dunque gli risulta larga e inadatta, come è possibile vedere dalle foto della gallery allegata. Ma come se questo non bastasse, il cane indossava anche delle scarpe, o per meglio dire dei guanti (forse) usa e getta, che evidentemente, secondo la padrona, dovevano servire ad evitare il contatto delle zampe con eventuali germi o virus.

Tra l’altro, per dovere di cronaca, bisogna notare che la donna – a differenza del suo cane – non indossava alcuna mascherina sul mezzo pubblico, non essendo più obbligatorie da tempo. Viene da chiedersi dunque quali peccati mortali abbia potuto commettere il bel cagnone per dover subire la tortura di una mascherina inutile e inadatta a lui. Resteremo col dubbio, ma intanto gli occhi tristi del labrador che abbiamo immortalato la dicono lunga sulla sua gioia nel dover indossare quell’infernale aggeggio nero.

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