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Calcio

Spalletti ha stracciato Allegri

di Mimmo Carratelli
(da: Roma del 15.01.2023)

Il Milan si salva a Lecce da 0-2 a 2-2. La Juve in gramaglie. La festa appena cominciata gi finita? I nemici se ne vanno (Milan -9, Juve -10), che splendide giornate, cameriere champagne. Delirio azzurro.

La Juve sembrava l’avversario pi pericoloso. Ha fallito l’inseguimento al Napoli. Nel burro juventino il Napoli ha infilato le sue lame rotanti (Osimhen e Kvaratskhelia).

Spalletti ha “stracciato” Allegri che ha commesso un grosso errore. Ha creduto di potersi giocare la partita alla pari del Napoli con una Juventus offensiva. Chiesa, Milik, Di Maria, Rabiot, Kostic sono giocatori che non coprono e non difendono.

Allegri ha rinunciato a “mettere il pullman” davanti a Szczesny, come nelle otto vittorie consecutive senza prendere gol, e la superiore qualit del Napoli l’ha inchiodato a una debacle memorabile.

Allegri si lamentato della scarsa energia dei suoi giocatori, mai nella posizione giusta, deboli nelle intercettazioni e nel contrattacco.

Chiesa rimasto sempre a met strada fra Mario Rui e Kvaratskhelia senza andare mai in appoggio a Danilo.

Neanche Kostic ha fatto argine sulla corsia dominata da Di Lorenzo. Di Maria ha cercato di essere utile solo in fase offensiva, ma ha trovato in Lobotka un marcatore attento nella fase passiva del Napoli.

Milik stato inesistente e Rabiot si visto poco e niente nel confronto con Anguissa.

Spalletti ha spiegato questa Juve senza energie. La squadra di Allegri ha perso forza per i primi venti minuti tambureggianti del Napoli che la costringevano a correre a vuoto.

Il dispendio di forze per arginare lo straripante inizio del Napoli ha condizionato il prosieguo della gara dei bianconeri. Poi sono state le alte qualit del Napoli a incidere sulla partita sbagliata dalla Juventus.

Il Napoli non solo stato una grande squadra, ma ha avuto tre protagonisti che hanno incenerito la Juve: Lobotka, Osimhen, Kvratskhelia. La Juve non ha un solo giocatore paragonabile ai tre azzurri.

Lobotka stato strepitoso non solo nella copertura su Di Maria, ma nella rega a tutto campo, nel dinamismo, nella velocit delle giocate, nella corsa, qualit in un uomo solo che sono mancate all’intero centrocampo di Allegri.

Osimhen e Kvaratskhelia hanno polverizzato la difesa juventina poco protetta, andando pi di una volta in campo aperto verso Szczesny. I difensori della Juve, lasciati a battersi uno contro uno, sono naufragati, Bremer stordito da Osimhen, Alex Sandro inchiodato in retrovia da Politano, Danilo subendo Kvaratskhelia senza soccorsi.

Il Napoli forte, pi forte della Juve, ma la Juve si offerta ai cinque gol. La squadra compatta contro Cremonese, Udinese, Verona e Torino, tutti 1-0, si concessa allo strapotere del Napoli con due attaccanti, tre mezzepunte, centrocampisti che non sanno difendere e una difesa ballerina, mai protetta.

Allegri ha perduto la partita tatticamente, l’ha poi rovinosamente ceduta alla superiore qualit del Napoli non riuscendo mai a trovare una soluzione se si esclude il passaggio dalla difesa a tre alla difesa a quattro che non rinforzava la squadra e non otteneva niente da Chiesa spostato all’ala sinistra.

Il Napoli ha scorazzato come ha voluto sulle corsie esterne e i difensori centrali della Juve sono stramazzati nell’uno contro uno contro i tre attaccanti azzurri.

Marted intermezzo di Coppa Italia, ottavi di finale, partita secca al “Maradona” contro la Cremonese che, in campionato, non ha ancora vinto una partita.

Si annuncia una passerella per gli azzurri che sinora hanno giocato di meno, Raspadori e Simeone, Ndombele, Olivera, opportuno un turno di riposo per Lobotka e Di Lorenzo sempre in campo ai massimi livelli.

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